
Basta propaganda della Lega: tra spot animalisti e leggi pro-caccia
Non possiamo più tollerare la retorica pseudo-animalista messa in campo negli ultimi mesi dal Senatore Manfredi Potenti, esponente della Lega, Responsabile nazionale del Dipartimento Benessere Animali del partito e membro dell’8ª Commissione permanente (Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici). Una retorica fatta di slogan vuoti e iniziative marginali, mentre ignora i temi davvero cruciali per la tutela degli animali e dell’ambiente. Commenta Gabriella Caramanica, Segretario nazionale del partito politico REA.
Il Senatore si è ben guardato dal prendere posizione contro gli emendamenti pro-caccia presentati dai suoi colleghi di partito nell’ambito della riforma della legge venatori o sulla stessa riforma della caccia, annunciata in questi giorni dal ministro all’ambiente, Francesco Lollobrigida.
Emendamenti pericolosi, che rischiano di compromettere ulteriormente la salvaguardia della fauna selvatica e degli ecosistemi. In compenso, assistiamo a interventi mediatici su temi secondari – come la possibilità di far viaggiare in cabina i cani sopra i 10 kg – che, seppur legittimi, appaiono come operazioni di distrazione di massa.
lI Senatore cerca di intercettare l’attenzione e la sensibilità di un’opinione pubblica cavalcando l’onda emotiva e sensazionalistica del tema dei maltrattamenti, senza però vigilare sull’applicazione delle leggi esistenti.
Pura propaganda mediatica con la quale però Potenti si guarda bene di tenersi a distanza dalle vere battaglie in difesa degli animali. Potenti non ha proferito parola sul trasferimento di ben 1.600 cuccioli di beagle destinati alla sperimentazione nei laboratori della multinazionale Aptuit a Verona, un episodio gravissimo che ha sollevato indignazione e proteste da parte della società civile. E sulla caccia? Silenzio totale.
Con l’arrivo dell’estate, il Senatore preferisce evidentemente parlare di cani in cabina sugli aerei, piuttosto che affrontare con serietà l’emergenza del randagismo, il fenomeno degli abbandoni, il traffico illegale di cuccioli e la totale assenza di un piano nazionale strutturato per la prevenzione e il contrasto di queste piaghe.
Infine, è doveroso ricordare che, in qualità di membro della Commissione Ambiente, Potenti non ha mai preso una posizione chiara contro lo scempio ambientale causato da una transizione ecologica gestita senza alcuna considerazione con gravi ripercussioni per l’habitat della fauna selvatica e per l’equilibrio degli ecosistemi.
La doppia faccia leghista non ha più credibilità. La tutela degli animali non può e non deve essere slogan. E’ un tema serio sul quale non scenderemo a compromessi. Conclude Caramanica.