
LEGA e FDI si ripuliscono l’immagine a colpi di selfie animalisti
I cani — come tutti gli animali da compagnia — non viaggiano tutti i giorni in aereo. Chi parte per una vacanza spesso li lascia in pensione, ed è comprensibile, evitando così all’animale lo stress del viaggio. A meno che non si tratti di un trasferimento permanente, l’idea di far volare un cane come fosse una valigia chic è solo un privilegio di pochi. Commenta Gabriella Caramanica, Segretario del partito politico REA.
La tanto sbandierata norma con la quale si accettano i cani sopra ai 10 kg in cabina appare non solo una norma elitaria, perché solo chi può permetterselo porta il cane in cabina. Il cane “di lusso”, non quello di tutti. Un diversivo con il quale la Lega vuole mostrare di andare incontro alle tutele degli animali senza affrontare veramente la realtà dei diritti di tutti gli animali, non solo quelli di compagnia.
Vogliamo ricordare al ministro delle infrastrutture Matteo Salvini che fine ha fatto il famoso SOS animali per segnalare animali abbandonati, feriti o vaganti? Chiediamo anche al caro ministro quante patenti abbia tolto a chi ha abbandonato un animale?
Forse, il segretario della Lega, dovrebbe smetterla di vivere nell’immaginario delle pubblicità sugli abbandoni anni ‘80 con i cani lanciati dai finestrini delle auto. Ricordiamo, tra l’altro che si trattava di una norma incostituzionale, per cui si può parlare unicamente di sospensione.
Parole al vento, slogan elettorali, per coprire il marcio di un sistema che non tutela gli animali. La congrega bipartisan Lega e Fratelli d’Italia nasconde la vera facciata dei loro ideali politici a favore dei cacciatori e di altre lobby d’interesse. Vogliamo parlare dell’ordinanza del presidente leghista della provincia di Trento Maurizio Fugatti che ha dato il via libera all’abbattimento degli orsi e la spinta al declassamento dei lupi da specie altamente protetta a specie protetta, voluta dal ministro Fdi Francesco Lollobrigida.
E cosa dire del neo responsabile per la Lega del Dipartimento tutela e benessere animali, il senatore Manfredi Potenti che ad un tratto si fa paladino dei diritti degli animali perché è passata in Commissione Giustizia del Senato la famosa legge DL1308 in un teatrino mediatico, rivendicandone la paternità in palese accordo con una Onorevole Michela Vittoria Brambilla, i cui conflitti d’interesse sono alla luce del giorno. Altroché inasprimento delle sanzioni per il maltrattamento animali quando non c’è controllo. Non basta far scalpore con iniziative simboliche mentre nulla cambia nel concreto.
I diritti degli animali devono essere affrontati seriamente, nella loro interezza e a monte: partendo da una regolamentazione seria e controlli sulla caccia, dalla lotta al randagismo, alla mafia delle associazioni, al traffico degli animali e da sanzioni reali contro l’abbandono.
Un partito che si dice a favore degli animali non può fare a metà. Deve prendere posizione nette contro ogni forma di maltrattamento e sfruttamento o uccisione di animali. La tutela non può fermarsi alla vetrina del cane in cabina. Il sistema, fatto di troppe nicchie e lobby in contrasto tra loro, va sdradicato con un quadro normativo coerente, che protegga ogni essere vivente senza favoritismi né esibizionismi. Conclude Caramanica.