
𝘉𝘳𝘢𝘮𝘣𝘪𝘭𝘭𝘢 𝘭𝘢 𝘴𝘮𝘦𝘵𝘵𝘦𝘴𝘴𝘦 𝘥𝘪 𝘧𝘢𝘳𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘴𝘦𝘭𝘪𝘵𝘪𝘴𝘮𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘦. 𝘐𝘯𝘪𝘻𝘪𝘢𝘴𝘴𝘦 𝘢 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘦 𝘯𝘰𝘳𝘮𝘦 𝘷𝘪𝘨𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘢𝘴𝘴𝘰𝘤𝘪𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦
𝐒𝐨𝐥𝐝𝐢 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐢 con i quali vengono 𝐯𝐢𝐨𝐥𝐚𝐭𝐞 𝐥𝐞 𝐧𝐨𝐫𝐦𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐛𝐞𝐧𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐧𝐢𝐦𝐚𝐥𝐢, in un rifugio della Leidaa, in convenzione con il Comune. E’ incommentabile quanto accaduto a Vizzini, in Sicilia. Scene raccapriccianti di cani che sono morti con la testa incastrata tra le maglie troppe larghe della rete elettrosaldata. Cuccioli ospitati in gabbie con escrementi senza cucce e con i calcinacci a terra Immagini che dovrebbero sollevare indignazione. Dichiara Gabriella Caramanica, Segretario Nazionale del Partito Politico Rea.
𝐍𝐨𝐧 è 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚 che un rifugio gestito dalla 𝐋𝐞𝐢𝐝𝐚𝐚 sia finito sotto i riflettori per violazione del benessere animale ed all’epoca venne addirittura chiuso per maltrattamenti di animali.
Mentre in Sicilia l’On. Valdera, è andato a denunciare una situazione imbarazzante, l’On. Michela Vittoria Brambilla non ha neanche riservato una nota su quanto accaduto. Eppure, la Leidaa è un’associazione fondata dalla stessa Brambilla e della quale è ancora presidente. Al contrario, sulla sua pagina personale, ancora ieri, nonostante la diretta, commenta fatti di cronaca, facendo proselitismo con lo stesso mantra ripetuto da anni: “al più presto approvare il mio ddl”.
La 𝐁𝐫𝐚𝐦𝐛𝐢𝐥𝐥𝐚 𝐡𝐚 𝐬𝐟𝐫𝐮𝐭𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐚 𝐢𝐦𝐦𝐚𝐠𝐢𝐧𝐞 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐚 𝐝𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐧𝐢𝐦𝐚𝐥𝐢. Appare evidente che l’immagine politica della Brambilla poco o nulla abbia risolto in favore degli animali.
La deve smettere di lanciare slogan, aggiungendo norme su norme con proposte di legge che poi vengono sempre deviate nella loro sostanza con emendamenti che vanificano la legge e la sua efficacia; non è aumentando le pene che si potrà scoraggiare i criminali.
Non servono le task force se non si educa e sensibilizza, andando alla radice del problema culturale anche all’interno delle stesse istituzioni pubbliche che sono al servizio del cittadino e amministrano il territorio. Prosegue il Segretario Nazionale.
I 𝐜𝐚𝐧𝐢𝐥𝐢 𝐞 𝐢 𝐫𝐢𝐟𝐮𝐠𝐢 gestiti dalle associazioni sono 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢 𝐟𝐨𝐧𝐝𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐢 sullo stesso piano di altri servizi per il cittadino. A cosa servono le leggi se poi le istituzioni non le fanno rispettare?
Mettere a disposizione delle aree, degli operatori comunali, il servizio veterinario della Asl e dei fondi non è sufficiente. La qualità di vita di questi animali e il loro benessere deve essere garantito anche in linea con la 𝒔𝒉𝒆𝒍𝒕𝒆𝒓 𝒎𝒆𝒅𝒊𝒄𝒊𝒏𝒆. Altrimenti è maltrattamento degli animali.
Le amministrazioni iniziassero ad assumere seriamente le loro responsabilità al riguardo”. Conclude Caramanica.