
Da oltre una settimana, il profilo del Segretario Nazionale del partito politico REA, Gabriella Caramanica, e le pagine ufficiali del partito risultano oscurati su Facebook.
Una situazione insostenibile senza alcuna possibilità di interlocuzione con rappresentanti e operatori dell’azienda multinazionale guidata da Zuckerberg.
È inaccettabile che un’intera comunità politica possa essere silenziata da un meccanismo di censura attivabile in qualsiasi momento, spesso a seguito di segnalazioni infondate.
Un grave danno d’immagine per il quale META non si assume alcuna responsabilità, pur essendo diretta responsabile di un sistema opaco e fallace.
“È evidente che REA stia dando fastidio” come partito un forte ascesa”– dichiara Gabriella Caramanica – “Negli ultimi mesi, sempre più cittadini si stanno avvicinando al nostro progetto politico, chiedendo ascolto e supporto.”
Animali vittime di soprusi e politiche di facciata, un ambiente martoriato da una falsa transizione ecologica, guidata da lobby che tutelano solo i propri interessi.
“Hanno cercato di silenziare il partito politico REA dopo che abbiamo avuto il coraggio di denunciare realtà scomode: dall’eolico selvaggio ai siti militari mai bonificati, fino ai casi degli allevamenti abusivi, il business dei farmaci veterinari fino alla collusione nella gestione del randagismo e dei canili comunali”, sottolinea il segretario nazionale REA.
È in atto una persecuzione politica, orchestrata da “poteri” che temono le verità che REA porta alla luce.
“Non possiamo più tollerare una realtà digitale dove la privacy viene costantemente violata, la libertà di parola sistematicamente limitata e chi denuncia viene oscurato”. Conclude Caramanica, annunciando di presentare una denuncia contro la multinazionale META.