
Firenze paralizza le ambulanze
#3marzo – Firenze è diventata un campo minato per i soccorritori: cantieri infiniti, traffico caotico, monopattini abbandonati e parcheggi selvaggi soffocano le strade, ostacolando in modo intollerabile i mezzi di emergenza.
L’ultimo episodio registrato a Firenze è l’ennesima conferma di una situazione grave: un’ambulanza diretta all’ospedale di Santa Maria Nuova ha subito un ritardo di 14 minuti a causa della chiusura improvvisa e non segnalata dei percorsi alternativi. “E se si fosse trattato di un infarto? Se quei 14 minuti avessero fatto la differenza tra la vita e la morte?” denuncia Simone Scavullo, Coordinatore Regionale
di REA Toscana e testimone dell’accaduto.
Questa situazione evidenzia una pericolosa mancanza di coordinamento tra la centrale operativa del 118 e le autorità locali. La centrale opera alla cieca, senza aggiornamenti tempestivi sulle chiusure stradali, senza corsie preferenziali garantite per i soccorsi e senza percorsi di emergenza sicuri.
“Servono interventi immediati. Firenze ha bisogno di un piano di gestione del traffico che assicuri il passaggio dei mezzi di emergenza, di un sistema di comunicazione obbligatorio e tempestivo tra le autorità locali e il 118, e di una politica di tolleranza zero contro chi intralcia i soccorsi” dichiara Gabriella Caramanica, segretario nazionale REA.
Le istituzioni devono agire subito altrimenti dovranno rispondere delle possibili conseguenze di queste inefficienze.